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Diario di bordo, data astrale 6 dicembre 2025

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Diario di bordo, data stellare 06.12.2025 La nostra nave redazionale continua a viaggiare ai confini dello spazio cripto cercando di mantenere una rotta stabile nonostante i continui attacchi dei buchi neri della volatilità, delle tempeste solari degli influencer e delle entità sconosciute note come “comunità Telegram attive 24/7”. Io, ufficiale linguistico di bordo, prendo nota della missione portata avanti dal capitano, un certo Dario Greco, figura rispettata su molti pianeti (soprattutto quelli abitati da collezionisti compulsivi di meme coin). La nostra impresa non consiste nell’esplorare nuovi mondi ma nell’addomesticare ogni giorno un territorio narrativo imprevedibile, mutevole e ostile dove i capitali raccolti cambiano una volta ogni orbita, i prezzi oscillano più delle scialuppe in uscita dalla warp e ogni progetto pretende di essere “rivoluzionario”, anche quando consiste in poco più di una rana fluorescente in posa da samurai. La prima cosa che ho imparato nella mia permane...

La stagione d’oro del fantasy cinematografico 1984-1987

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Fiaba europea e creatività americana: il 1984 come anno fondativo Tra il 1984 e il 1987 il cinema fantasy attraversò uno dei periodi più fertili, inattesi e influenti della sua storia recente, un quadriennio in cui Stati Uniti ed Europa sperimentarono linguaggi visivi nuovi e diedero corpo a universi narrativi ibridi, spesso popolati da creature animatroniche, mondi onirici e atmosfere sospese tra fiaba e paura. Il 1984 fu l’anno che inaugurò questa stagione straordinaria, rivelando fin da subito la duplice anima del genere: da un lato la dimensione lirica e mitopoetica del fantasy europeo, dall’altro l’ironia, la libertà linguistica e la spinta pop della produzione americana.  The NeverEnding Story rappresenta il volto più classico e al tempo stesso più visionario di questa tradizione europea. Con il suo mondo costruito attraverso scenografie immense, creature meccaniche e un’estetica che alterna malinconia e meraviglia, il film di Wolfgang Petersen diventa il manifesto del fant...

La fragilità come condizione del bene: forme archetipiche e narrazioni moderne del conflitto tra luce e ombra

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Introduzione Nelle narrazioni che raffigurano il conflitto tra Bene e Male, dall’antichità fino alla cultura pop contemporanea, si ripete con insistenza una dinamica visiva, drammatica e simbolica: le forze del Male appaiono dominanti, organizzate, numerose e travolgenti, mentre il Bene sembra minoritario, fragile, incerto, incapace di imporsi con la forza. È un tema che affiora nella poesia The Second Coming di William Butler Yeats, dove “i migliori mancano di ogni convinzione, mentre i peggiori sono pieni di intensità appassionata”; emerge con potenza nella Terra di Mezzo di Tolkien, dove i piccoli Hobbit devono affrontare la potenza titanica di Sauron; ritorna in The Stand di Stephen King, dove una comunità minuta e vulnerabile affronta un avversario carismatico e apparentemente invincibile; e si riflette nella trilogia originale di Star Wars , dove la Ribellione è piccola e disorganizzata rispetto al dominio tecnologico e totalitario dell’Impero. Stessa dinamica anche in  Du...

Springsteen: Deliver me from Nowhere

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Il genere biopic musicale e il suo pubblico Negli ultimi anni il filone cinematografico dedicato a musicisti, icone popolari o personalità artistiche — si pensi ai biopic — sembra aver assunto un ruolo sempre più rilevante nel panorama delle produzioni mainstream. Ma tale evoluzione solleva interrogativi: a chi davvero si rivolgono questi film? Quale pubblico intende catturare? E soprattutto: quali sono i limiti strutturali che ne impediscono una riuscita piena, soprattutto quando il soggetto è noto e ha già un fandom attivo? Parte della risposta può essere ricavata riflettendo sul ragionamento che hai suggerito: «Il problema di questi film … è che attraggono un certo tipo di pubblico, il quale spesso ne sa più di attori, registi, sceneggiatori sul detto argomento». In altre parole, il pubblico più coinvolto — il fan, l’“esperto”, il critico, il blogger — è spesso già in possesso di una conoscenza dettagliata dell’artista, della sua opera e del suo contesto culturale. Ciò pone una sf...

Una battaglia dopo l’altra di PT Anderson

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Ci sono film che non si limitano a raccontare una storia, ma che cambiano il modo stesso in cui pensiamo al cinema. One Battle After Another , l’ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson, è uno di questi. Non è soltanto un adattamento di Vineland di Thomas Pynchon, non è soltanto un grande film con un cast stellare: è un’esperienza che ti trascina dentro, che ti lascia senza fiato e che continua a risuonare molto tempo dopo l’uscita dalla sala. L’incontro inevitabile tra Anderson e Pynchon Che Anderson prima o poi tornasse a confrontarsi con Pynchon sembrava scritto nel destino. Lo aveva già fatto con Vizio di forma , affrontando il romanzo più allucinato e disorientante dell’autore americano e trasformandolo in un noir psichedelico, dove la paranoia e l’ironia convivevano con la malinconia. Lì Anderson aveva mostrato di avere la sensibilità giusta per il mondo pynchoniano: la capacità di leggere dietro l’assurdo una ferita intima, dietro la complessità una musica segreta. Con One Batt...

Lettura antropologica di Angel Heart

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Una lettura antropologica di Angel Heart di Alan Parker Il film di Alan Parker del 1987, con Mickey Rourke nei panni dell’investigatore privato Harry Angel e Robert De Niro in quello enigmatico di Louis Cyphre, è stato spesso letto come un noir contaminato dall’horror e dall’esoterismo. Un approccio antropologico, però, permette di coglierne i livelli più profondi, in cui si intrecciano riti, miti e simboli di culture differenti. Harry Angel non è solo un detective che indaga sul passato di un cantante misteriosamente scomparso, ma diventa un viandante che attraversa spazi e comunità, dall’America urbana e grigia degli anni ’50 alle atmosfere torride di New Orleans. La sua ricerca assume i tratti di un rito di passaggio: più si avvicina alla verità, più perde la sua identità, fino alla rivelazione finale in cui il cercatore si scopre egli stesso oggetto della caccia. In termini antropologici, Angel incarna la figura del trickster che crede di muoversi liberamente, ma rimane imprig...

Presentazione personale e biografia di Dario Greco

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Presentazione personale e biografia di Dario Greco Ciao, sono Dario Greco e dal 2012 lavoro come blogger, web writer e UX writer, accompagnando aziende e professionisti nel loro percorso di comunicazione digitale. La mia missione è trasformare contenuti complessi in messaggi chiari, precisi e persuasivi, che parlino direttamente alle persone giuste e migliorino l’esperienza online. Credo fermamente che la scrittura per il web debba unire creatività e rigore, offrendo non solo un testo corretto e piacevole da leggere, ma anche funzionale agli obiettivi di marketing, SEO e usabilità. Per questo motivo dedico particolare cura a ogni fase del processo, dalla ricerca e pianificazione fino alla stesura e ottimizzazione finale. Nel mio lavoro integro competenze trasversali: so adattare il linguaggio al pubblico di riferimento, collaborare con team multidisciplinari e utilizzare dati e strumenti analitici per affinare continuamente la strategia comunicativa. Il mio approccio è orientato ai ris...